Tutte in Rete ha donato € 500 all’Associazione ABE, per il progetto Sportherapy MOV
Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c’era solo disperazione.”
N. Mandela
Associazione Bambino Emopatico: ente promotore
del progetto
L’Associazione Bambino Emopatico è stata fondata nel 1981 da un gruppo di genitori di bambini affetti da patologie oncologiche, seguiti dal Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia. Opera al fianco del personale sanitario, delle famiglie e dei bambini e ragazzi che stanno affrontando il percorso di cura per una malattia oncologica, con lo scopo di rendere ottimale il trattamento medico e sostenere psicologicamente e socialmente i piccoli pazienti e le loro famiglie durante il periodo di cura.
Alla base del progetto…
Le malattie oncologiche hanno un importante impatto sulla quotidianità e sulla qualità di vita dell’intero nucleo familiare e richiedono un importante sforzo di adattamento. Proprio per questo, garantire un percorso di cura significa anche garantire dei servizi adeguati al paziente e ai suoi familiari.
Il progetto Sportheraphy MOV
Mente, corpo ed emozioni sono strettamente collegati, la percezione di sè e della propria immagine corporea in età pediatrica è già di per sè in continua evoluzione, vissuta in una situazione di patologia e di cure che costringono il corpo a modificare l’aspetto esteriore è ancor più destabilizzante. Accanto alla cura è imprescindibile anche il “prendersi cura” della persona in tutti i suoi aspetti: fisiologico, psicologico, relazionale, motivazionale, educativo e ludico.
Obiettivi del progetto
- aumentare la qualità
di vita della persona in tutte le fasi di cura - contrastare la perdita
della physical fitness e, ove possibile, aumentarla - mantenere/migliorare
le capacità coordinative del bambino - recuperare le funzioni
deficitarie promuovendo il massimo livello di indipendenza funzionale - contrastare/diminuire
gli effetti dell’allettamento prolungato e i danni secondari sensibili all’attività
fisica (fatigue, osteopenia, sovrappeso, ipertensione, cardiotossicità
cardiaca, insulinoresistenza,
dislipidemia, sindrome metabolica) - migliorare il senso di
identità, l’affermazione delle proprie capacità e le autonomie personali
psico-relazionali - promuovere un ambiente
ospedaliero/extra-ospedaliero (case alloggio) che sia ludico-ricreativo e
rieducativo- allenante - stimolare la
motivazione del bambino ad uno stile di vita attivo e mantenere/aumentare
l’autonomia del bambino - creazione di un protocollo
di esami e test per eseguire la raccolta dati